I luoghi di cura
In questo percorso cittadino, desideriamo condurvi alla scoperta dei numerosi luoghi dedicati alla cura e all’accoglienza che, nel corso dei secoli, si sono sviluppati all’interno della città di Bergamo.
Attraverso una passeggiata tra edifici perfettamente conservati, antiche chiese medievali, ex ospedali e siti in cui le testimonianze dei passati luoghi di cura sono ormai scomparse quasi del tutto, vi porteremo a riscoprire oltre 500 anni di storia.
L’obiettivo è quello di mostrare la secolare storia della sanità, e dei relativi luoghi di cura, a Bergamo, con la speranza anche di svelarvi angoli e scorci che potrebbero non essere così noti.
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Percorso dal Lazzaretto all’Ospedale Maggiore
Si attraversano i seguenti punti di interesse:
- Lazzaretto, costruito da Giovanni da Serina, è un quadrilatero di 130 x 129 m, con due ingressi contrapposti, costituito da celle che si affacciano sull’ampio porticato che corre tutto intorno; ampliato nel 1576, contava 84 celle, da cui si poteva vedere la cappella centrale, dedicata ai santi Rocco e Sebastiano. Dopo avere accolto migliaia di malati durante la peste del 1630, il Lazzaretto diventò un luogo di contumacia e, nel 1799, in prigione. Durante la Seconda guerra mondiale divenne la caserma Seriate.
- Si percorrono le vie Giulio Cesare, via Battisti, via San Giovanni, via Verdi per raggiungere via Locatelli. Qui si presenteranno alla chiesa di San Marco (o Santa Rita). Si mostrerà ciò che resta dell’ospedale do San Marco e ciò che è stato costruito sull’area dell’antico ospedale (Palazzo della Libertà).
- Si scende lungo viale Roma fino al Sentierone, per raggiungere Palazzo Frizzoni e i luoghi di sant’Antonio di Vienne.
Si prosegue lungo via Crispi e via Garibaldi e si giunge alla via Sant’Alessandro per visitare la ex chiesa di Santa Maria Maddalena. - L’ultima tappa è l’ex ospedale Maggiore, ora sede dell’Accademia di Guardia di Finanza.
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Tempo di percorrenza: 2,00 ore
Lunghezza: 5,31 Km
Dislivello: 19 metri
Adatto anche a persone con mobilità ridotta (PMR)
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DESCRIZIONE:
Nel corso dei secoli, la città si è dotata di luoghi di accoglienza e di cura per i pellegrini, i poveri e i malati, sempre gestiti da comunità religiose, sostenute da lasciti testamentari e donazioni.
Nel 1458, il Maggior Consiglio della città e il vescovo Giovanni Barozzi decisero di riunificare tutti gli xenodochia e hospitalia nell’Ospedale Grande di San Marco, che si costruì in fasi successive a nord del Prato di Sant’Alessandro, in un punto baricentrico tra i borghi di Sant’Antonio a est e San Leonardo ad ovest,
L’ospedale di Sant’Antonio di Vienne, sorto sul finire del Trecento e posto al limite del Prato di Sant’Alessandro, poté continuare ad operare come dipendenza dell’Ospedale Grande.
La scuola dei Disciplini Bianchi fece erigere alla metà del Trecento la chiesa e l’ospedale di Santa Maria Maddalena per ospitare “pazzi, fatui e poveri disciplinati inutili”.
Nel 1504 si costruì fuori dalla città, in un luogo isolato accanto al torrente Tremana, il Lazzaretto, destinato all’isolamento degli appestati.
Nel 1930 venne inaugurato l’Ospedale Maggiore “Principessa di Piemonte” nella Conca d’Oro.
UNA CITTÀ IN CAMMINO è un’iniziativa finalizzata a valorizzare il patrimonio storico, culturale ed artistico della città di Bergamo attraverso una serie di percorsi tematici, che consentiranno all’escursionista di scoprire angoli nascosti, curiosità, importanti opere d’arte e luoghi dal grande impatto storico della città.
Questo percorso è stato realizzato in collaborazione con OROSLAB.
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Durata: 2,00 ore circa
Ritrovo: Lazzaretto
Per informazioni scrivere a info@bergamoguide.it
o telefonare al numero +39 328 612 3502
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